Curettage parodontale
Promemoria sulla tasca parodontale:
2-4-1-Definizione:
Si tratta dell’approfondimento patologico del solco gengivo-dentale dovuto alla migrazione apicale dell’epitelio giunzionale e alla distruzione ossea.
È caratterizzata dalla trasformazione dell’epitelio funzionale e solculare in epitelio tascabile che si stacca dalla superficie radicolare e può migrare apicalmente verso le strutture parodontali profonde.
2-4-2-Descrizione:
-La parete dura: è la parete della radice (cemento) infiltrata da prodotti batterici, ricoperta di tartaro e placca batterica,
– Il fondo: costituito dall’attacco epiteliale residuo che varia in base alla sua lunghezza, alla sua larghezza e allo stato delle cellule epiteliali; queste cellule possono essere ben formate e sane, presentano anche una degenerazione da lieve a molto marcata. Tuttavia, i cambiamenti degenerativi alla base della tasca sono solitamente meno gravi di quelli che si verificano nell’epitelio della parete laterale della tasca.
– Contenuto: le tasche parodontali contengono detriti che sono principalmente:
– Microrganismi e loro prodotti (enzimi, endotossine, ecc.)
– Placca batterica
– Fluido gengivale
– Residui di cibo
– Mucina salivare
– Cellule epiteliali desquamate
– Leucociti
– Il tartaro ricoperto di placca batterica solitamente sporge dalla superficie dura.
Quando è presente un essudato purulento, questo è costituito da:
*leucociti vivi, degenerati e necrotici
*batteri vivi e morti *siero
*bassa quantità di fibrina.
Curettage parodontale
Le diverse procedure di curettage parodontale:
1-Curettage parodontale cieco:
1-1-Definizione:
Il curettage parodontale è definito come la rimozione della superficie interna della parete dei tessuti molli della tasca mediante una curette (Lindhe 1986).
Si tratta di un intervento lungo e meticoloso che deve essere eseguito quadrante per quadrante.
1-2-Obiettivi:
Lo scopo del curettage parodontale cieco è:
- Per controllare e perfezionare sotto anestesia:
-rimozione dei depositi morbidi e calcificati dalla superficie del dente;
-rimozione del cemento infiltrato;
– lucidatura delle radici (superficie liscia e pulita che consente il riattacco dei tessuti molli).
- Per eliminare:
-tessuto epiteliale patologico che riveste la base della tasca;
-il tessuto connettivo infiltrato dell’attacco.
Questi 02 interventi danno come risultato:
-riduzione dell’infiammazione;
-la formazione di un nuovo attacco connettivo e/o epiteliale sulla superficie della radice;
-la contrazione tissutale risultante contribuisce alla riduzione della profondità della tasca e al miglioramento del livello di attacco.
1-3-Indicazioni:
-persistenza di edema ed eritema dopo la terapia iniziale;
– il curettage parodontale cieco è indicato in presenza di gengiva edematosa e di una tasca di 0,5 mm senza lesione infraossea;
-il curettage consente la valutazione della risposta del tessuto cicatriziale;
-è la fase preparatoria all’intervento chirurgico parodontale;
-in caso di parodontite grave e avanzata, il curettage parodontale può costituire una preparazione all’intervento chirurgico e favorire la guarigione;
-in caso di danni da forcazione di classe 01 e 02 (trattamento conservativo).
1-4-Controindicazioni:
-locale: pazienti non motivati, presenza di consistenza gengivale fibrosa.
-generali: quelli della chirurgia parodontale.
1-5-La strumentazione:
Il curettage parodontale viene eseguito utilizzando strumenti manuali chiamati curette.
Verrà consigliata la seguente strumentazione:
– una piattaforma di consultazione;
– una siringa per anestesia, preferibilmente con aspiratore;
– le curette universali sono affilate su entrambi i lati, mentre le curette di Gracey ne hanno solo uno;
-possiamo utilizzare raschiatori, soprattutto quelli falciformi;
-bisturi gengivali: simili ai bisturi di Lagrange per assottigliare la parete interna.
1-6-Protocollo operativo:
– asepsi del campo operatorio;
-anestesia: sarà preferibilmente con vasocostrittore, contatto, seguita da anestesia periapicale, integrata da filtrazioni intrapapillari;
-Superficie: utilizzeremo preferibilmente una curette di Gracey, impugnata come una penna, con un punto di appoggio dato dall’anulare o dal medio, la parte lavorante verrà portata sul fondo della tasca fino ad incontrare resistenza, effettueremo un movimento di trazione in senso occlusale, che verrà ripetuto più volte fino ad ottenere una superficie liscia, laveremo con un antisettico.
-Curetage: la curette viene applicata con la parte lavorante contro la parete interna della tasca, quindi si muove in modo continuo dalla base della tasca verso il margine gengivale.
Si procede poi all’assottigliamento della parete interna mediante una curette perfettamente affilata o una lama di bisturi n. 15; questa azione è spesso facilitata da una leggera pressione del dito sulla superficie della gengiva opposta allo strumento.
-lavaggio con un antisettico;
– si effettua una compressione molto decisa utilizzando una compressa di gas per 2-3 minuti, allo scopo di favorire l’adattamento dei tessuti parodontali superficiali alla superficie radicolare e la formazione di un adeguato coagulo sanguigno;
– medicazione chirurgica per una corretta riabilitazione dei tessuti molli sulla superficie della radice e aiuta a ridurre al minimo la formazione di coaguli tra la gengiva e la superficie della radice.
1-7-Cure e consigli post-operatori:
– prescrizione di farmaci a base di antinfiammatori;
– collutori a base di clorexidina, con 2 risciacqui da 1 minuto al giorno per 10 giorni;
-evitare cibi piccanti e speziati;
– raccomandazione di utilizzare spazzolini morbidi;
– il paziente verrà informato delle possibili conseguenze: leggera recessione gengivale, iperestesia a livello delle superfici dentarie, discromie dentali.
1-8-Guarigione:
Si verificherà un riattacco epiteliale-connettivo: in certi casi l’epitelio aderisce alla radice formando una lunga guaina epiteliale, questa tipologia rimane fragile e sotto l’effetto del PB può scomparire e consentire ai microrganismi di ricolonizzare la radice.
Curettage parodontale
2-Curettage parodontale a lembo (aperto):
2-1-Indicazioni:
– tasche maggiori di 0,5 mm;
-nessun miglioramento dopo il curettage cieco.
2-2-Protocollo operativo:
Sono state sviluppate diverse tecniche di curettage aperto, tutte con l’obiettivo essenziale di consentire la visione diretta delle radici e facilitare così la pulizia mediante l’inclinazione di un lembo.
Una volta ottenuta l’anestesia, viene praticata un’incisione verticale di rilascio all’estremità del sito chirurgico. Questa incisione non è sempre essenziale, ma garantisce un migliore accesso e una più facile sostituzione del lembo. Si esegue quindi un’incisione intrasulculare e si stacca il lembo mucoperiosteo.
Si inizia con la levigatura radicolare manuale e poi con quella chimica (acido fosforico e tetraciclina).
Successivamente si asportano l’epitelio della tasca e il tessuto di granulazione, si rifinisce e si assottiglia la superficie interna del lembo con il bisturi di Kirckland per favorirne il successivo adattamento.
Il lembo viene adattato, riposizionato e poi suturato.
2-3-Guarigione:
Stiamo assistendo alla formazione di un riattacco epiteliale-connettivo, cioè alla formazione di una guaina fibrosa abbastanza rigida al di sotto di un epitelio giunzionale, per garantire un’adeguata salute parodontale.
Le conseguenze postoperatorie includeranno il riassorbimento osseo e la retrazione gengivale, molto più pronunciati rispetto al curettage cieco.
Curettage parodontale
I denti sensibili reagiscono alle cose calde, fredde o dolci.
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Le corone in ceramica imitano perfettamente l’aspetto dei denti naturali.
Una regolare cura dentale riduce il rischio di problemi gravi.
I denti inclusi possono causare dolore e richiedere un intervento.
I collutori antisettici aiutano a ridurre la placca.
I denti fratturati possono essere riparati con tecniche moderne.
Una dieta equilibrata favorisce la salute di denti e gengive.