Cure conservative ed endodontiche negli anziani
Piano :
Introduzione
I-Promemoria sull’invecchiamento delle strutture dentali e le sue implicazioni nelle nostre terapie
II-Cura orale specifica per gli anziani
1-Cura preventiva
1.1. Motivazione per l’igiene orale
1.2. Fluoruro
1.3. Cura protesica
1.4. Consigli dietetici
1.5. Idratazione e trattamento dell’ipsialia
1.6. Visite di controllo e screening
2- Cure curative
2.1. Diagnosi e decisione terapeutica
2.2. Cure conservative
2.3. Trattamento endodontico
2.4. Chirurgia endodontica
2.5. Trattamento della discromia
Conclusione
Introduzione :
Gli effetti dell’invecchiamento sui diversi tessuti orofacciali si esprimono attraverso patologie molto diverse.
La fragilità dei pazienti, i vincoli e i rischi della loro polimedicazione rappresentano problemi nell’assistenza terapeutica dei soggetti anziani.
Considerato l’aumento dell’aspettativa di vita, è necessaria una maggiore consapevolezza sia da parte dei medici che dei pazienti. Ciò si traduce in trattamenti specifici che tengono conto dell’età e della motivazione di quest’ultimo.
I-Promemoria sull’invecchiamento delle strutture dentali e le sue implicazioni nelle nostre terapie:
- Si osservano frequentemente retrazioni fisiologiche delle gengive,
Favorisce l’esposizione delle radici dei denti.
- Carie radicolari come la milolisi, che sono comuni nei pazienti
invecchiati, sono caratterizzati da sclerosi della dentina, accompagnata da ipermineralizzazione dei tubuli dentali che vengono poi obliterati.
- Trattamenti dentinogeni utilizzati nella carie cariosa
quelle profonde non sono molto utili perché la polpa è retratta.
- Per quanto riguarda i trattamenti endodontici, il posizionamento della diga può essere
a volte reso difficile o addirittura impossibile a causa di difficoltà respiratorie o di deglutizione.
- L’accesso alla cavità pulpare deve essere effettuato con cautela a causa del rischio di perforazione
del pavimento pulpare è ampio a causa della retrazione della polpa.
- Il restringimento del volume pulpare a livello dei canali, la presenza di
Pulpoliti e ostruzione degli apici dentari sono tutti elementi che aumentano la difficoltà della cateterizzazione canalare.
Cure conservative ed endodontiche negli anziani
II-Cura orale specifica per gli anziani:
1-Cura preventiva:
Diversi argomenti spiegano l’aumento della suscettibilità alla carie:
- Una dieta ricca di zuccheri e carboidrati, di consistenza
morbido e aderente al dente (disturbi del gusto);
- Diminuzione del flusso salivare, capacità tampone della saliva;
- La diminuzione della destrezza manuale e la perdita di autonomia rappresentano
principali ostacoli alla pratica dell’igiene orale;
Per essere efficaci, tutte le misure preventive messe in atto devono quindi tradursi in un attacco simultaneo su tre fronti:
Proteggi il dente,
Monitorare la dieta e l’idratazione del paziente,
E combattere i batteri cariogeni.
1.1. Motivazione per l’igiene orale:
1.1.1. Spazzolatura dei denti:
L’ideale sarebbe effettuare questa pulizia due volte al giorno: al mattino e alla sera.
Lo spazzolino elettrico può rivelarsi di grande aiuto per le persone con denti che stanno perdendo autonomia motoria e intellettiva e può diventare uno strumento fondamentale per l’igiene orale quotidiana di queste persone.
Protocollo di igiene dentale in base al grado di dipendenza del paziente:
Persona indipendente
Si esegue con uno spazzolino morbido e dentifricio, utilizzando una tecnica classica: partendo dalla gengiva (rosa) verso il dente (bianco), settore per settore, faccia per faccia.
Dopo aver lavato i denti, è possibile utilizzare il filo interdentale, gli spazzolini interdentali e il collutorio per una migliore pulizia della bocca e dei denti.
Persona che non è o non è molto autonoma ma collaborativa
Questi consigli sull’igiene saranno applicati dalle persone che circondano il paziente se si trova a casa, oppure dal personale sanitario se il paziente vive in una struttura.
Se l’igiene orale può essere garantita solo una volta al giorno, è preferibile spazzolare i denti la sera.
Persona non autonoma e non collaborativa
È il caso dei pazienti affetti da demenza o malattia di Alzheimer…
L’igiene orale sarà però semplificata: verrà utilizzato un impacco piegato, tenuto su una pinza, imbevuto di collutorio alla clorexidina.
Se il paziente soffre di ipsialia, sono preferibili collutori senza alcol, come Paroex®.
1.1.2. Pulizia delle protesi dentarie:
Lo spazzolamento avviene utilizzando uno spazzolino protesico. Sarà preferibilmente fatto con il dentifricio. Il paziente strofina delicatamente tutti i lati della protesi. Anche in questo caso l’obiettivo è quello di eliminare la placca e i residui di cibo e di limitare la comparsa della candidosi. La protesi deve poi essere risciacquata bene prima di essere rimessa in bocca.
A nostro avviso, l’uso delle compresse effervescenti dovrebbe essere limitato a un bagno di ammollo della durata massima di 15 minuti.
Una volta alla settimana è possibile immergere la protesi in un collutorio alla clorexidina, limitando sempre il tempo di ammollo a 15 minuti.
1.2. Fluoruro:
Lo ione fluoro, sia tramite somministrazione generale (acqua potabile, integratori sotto forma di compresse o gocce, sale) sia tramite applicazione topica (dentifricio, gel al fluoro applicato con o senza l’ausilio di una mascherina o vernice al fluoro applicata sulla poltrona del dentista), ha dimostrato la sua capacità di rafforzare il cristallo superficiale di apatite e quindi proteggere il dente dalla fuoriuscita dei suoi costituenti minerali. Il fluoro ha anche proprietà antimicrobiche, in particolare contro lo Streptococcus mutans.
La somministrazione di fluoro dovrebbe essere una priorità assoluta per tutti gli anziani non autosufficienti, in particolare per quelli la cui igiene orale è scarsa e difficile da mantenere.
1.3. Supporto protesico:
L’avanzare dell’età è spesso associato alla perdita dei denti.
Sostituire i denti mancanti con una protesi dentaria è molto importante.
Oltre a ripristinare l’estetica, la protesi garantisce un supporto funzionale durante la deglutizione e la masticazione, sostenendo meccanicamente la parte inferiore del viso.
Inoltre, grazie all’assenza di questo cuneo, protegge i denti dall’usura e dai traumi occlusali.
1.4. Consigli dietetici:
Il dentista può anche svolgere un ruolo consultivo sulla dieta del suo paziente. Deve essere in grado di orientare l’anziano malnutrito verso scelte alimentari appropriate, in base alle capacità masticatorie di ogni persona e all’apporto nutrizionale raccomandato e, nei casi più gravi, verso un nutrizionista o un dietologo.
Una dieta varia e adeguata in quantità consente un buon equilibrio dei principali nutrienti (proteine, lipidi, carboidrati) e garantisce un corretto apporto di vitamine, minerali (calcio, ferro) e fibre.
1.5. Idratazione e trattamento dell’ipsialia:
Assicurare l’idratazione:
Per una buona idratazione, dovresti bere in media 1,5 litri di liquidi al giorno. Ma 1,5 L di liquido non significano necessariamente 1,5 L di acqua. Succhi di frutta, infusi, brodi, zuppe, per esempio, sono tutte bevande che possono soddisfare il nostro fabbisogno giornaliero di acqua.
Oltre a combattere la disidratazione, è necessario assumere una quantità sufficiente di acqua per evitare la secchezza delle fauci. Non bisogna esitare a ricorrere alla saliva artificiale (sostituti e stimolanti salivari) e a contattare un medico per sostituire alcuni farmaci responsabili dell’iposialia.
Gestione dell’ipsialia:
La saliva è un elemento protettivo della cavità orale, la cui quantità diminuisce notevolmente con l’avanzare dell’età.
L’identificazione di ulteriori cause, di origine patologica e/o farmacologica, è essenziale per adattare il trattamento.
Quest’ultima, infatti, varia a seconda del grado di ipsialia. I protocolli di cura possono essere schematizzati dalla figura
Cure conservative ed endodontiche negli anziani
1.6. Visite di controllo e screening:
I controlli annuali sono obbligatori. Ciò consente di monitorare le condizioni dentali, l’adattamento e la stabilità delle protesi e di prevenire l’insorgenza e l’aggravarsi di una condizione patologica.
2- Cure curative:
Negli anziani, i fattori che influenzano il processo decisionale terapeutico sono complessi.
2.1. Diagnosi e decisione terapeutica:
Condizioni mediche (e gestione del rischio infettivo ed emorragico):
L’odontoiatra dovrà prestare particolare attenzione ad alcune condizioni, molto comuni nei soggetti anziani, spesso associate e incisive sulla decisione terapeutica.
Le patologie da considerare prioritariamente sono: le patologie cardiovascolari in senso lato (da quelle valvolari a quelle del ritmo, passando per la storia di infarto e ipertensione); diabete; malattie reumatiche e disturbi mentali.
Cure conservative ed endodontiche negli anziani
Il rischio di infezione sarà presente in caso di diabete scarsamente controllato, terapia con corticosteroidi o chemioterapia, ad esempio, oppure quando c’è il rischio di endocardite. In tal caso è necessaria la profilassi antibiotica. Nei pazienti a rischio, la consultazione con il medico curante o con uno specialista è di grande aiuto, in particolare per definire l’entità del rischio e per effettuare gli esami supplementari necessari.
Il rischio di emorragia è presente non appena il paziente assume farmaci antipiastrinici o antitrombotici (antivitamina K, eparina). Le nuove raccomandazioni sono di non interrompere più i trattamenti antipiastrinici (aspirina). Allo stesso modo, oggi si tende a non interrompere più i trattamenti con antivitamina K, finché il paziente si trova entro una finestra terapeutica di INR pari a 2-3.
2.2. Cure conservative:
Il dente senescente, come abbiamo già descritto, è spesso abraso e presenta sclerosi pulpare, dovuta all’apposizione di dentina secondaria o addirittura terziaria.
Come ogni dente, anche un dente vecchio può cariarsi. La carie negli anziani è spesso caratteristica: cervicale, radicolare, ecc.
È molto comune osservare delle carie anche sulle facce adiacenti ad una zona edentula o all’estremità del braccio di un uncino.
A parte questo, si tratta semplicemente di “altre” carie. Pertanto i trattamenti non saranno diversi da quelli abituali.
2.2. Cure conservative:
La tecnica di trattamento viene scelta in base allo stato di dipendenza e collaborazione del paziente.
Trattamento restaurativo atraumatico (ART),
Odontoiatria mininvasiva (MID)
E la tecnica del sandwich
Tecnica ART “Trattamento Restaurativo Atraumatico”
Non prevede strumentazione rotante.
La cavità verrà curata con uno scalpello per smalto o un escavatore.
La pulizia della cavità e l’otturazione devono essere eseguite il più rapidamente possibile.
Saranno preferiti i cementi vetroionomerici convenzionali (GIC)
Tecnica MID “Odontoiatria Minima Invasiva”
Utilizza strumentazione rotante (contrangolo ad anello verde e frese a “sfera”).
C’è tempo per intervenire, il paziente è più o meno collaborativo.
La cavità verrà sigillata con CVI fotopolimerizzabili.
Tecnica del sandwich:
Viene implementato per evitare di danneggiare troppo un dente. Vengono utilizzati due tipi di materiali : compositi e CVI.
La dentina viene ricostituita con un CVI e lo smalto con un composito, quest’ultimo proteggendo il CVI. Questa tecnica ottimizza le proprietà di ciascuno dei materiali utilizzati.
Altri materiali: biodentina + composito
2.3. Trattamento endodontico:
Questi trattamenti sono notevolmente complicati dalla retrazione della polpa. La camera pulpare, più stretta e distante, è difficilmente accessibile. I canali sono stretti e richiedono tempi di preparazione prolungati. Il rapporto rischi/benefici deve quindi essere valutato attentamente.
Ogni patologia generale sensibile al rischio di batteriemia richiede o il trattamento in un’unica seduta o l’estrazione del dente, il tutto sotto profilassi antibiotica.
In questo caso, i trattamenti endodontici saranno presi in considerazione principalmente sui denti monoradicolati. Ma a questo bisogna aggiungere:
• forte motivazione del paziente a conservare il dente;
• buona tolleranza al trattamento: il paziente deve essere in grado di tenere la bocca aperta abbastanza a lungo da consentire il trattamento ;
• buona cooperazione durante il trattamento.
2.4. Chirurgia endodontica:
Negli anziani è comunemente possibile prendere in considerazione interventi chirurgici minori.
I rischi operativi saranno spesso gli stessi delle estrazioni.
Se il paziente è a rischio medico, vengono prese in considerazione solo l’estrazione e la regolazione della cresta. Nei pazienti sani o affetti da patologie croniche equilibrate, invece, tutto può essere preso in considerazione a qualsiasi età.
2.5. Trattamento della discromia:
Il colore dei denti varia notevolmente da persona a persona e diventa più scuro con l’età. Infatti, con l’avanzare dell’età, la dentina (situata sotto lo smalto e naturalmente più giallastra) diventa sempre più esposta a causa del progressivo assottigliamento dello strato di smalto che protegge i denti. Per questo motivo, con il passare del tempo, i denti diventano più gialli o grigiastri.
È possibile effettuare trattamenti schiarenti con “perossido di idrogeno” e ottenere ottimi risultati. Non esiste un limite di età per una persona anziana, ma resta una delle situazioni più facili da correggere.
Anche l’installazione di faccette dentali è una possibile soluzione, soprattutto quando la discromia è molto significativa o la schiaritura non dà un risultato soddisfacente.
Cure conservative ed endodontiche negli anziani
Conclusione:
Il benessere orale non deve essere certamente trascurato in gerontologia; L’organismo umano, infatti, è composto da una moltitudine di unità interdipendenti. Pertanto, l’alterazione di una delle parti compromette potenzialmente il funzionamento dell’insieme.
L’odontoiatra aiuta a mantenere questo equilibrio attraverso la prevenzione, il monitoraggio e la riabilitazione orale.
Per fare questo, deve determinare gli impatti dell’invecchiamento generale normale e patologico sull’organismo dell’individuo, stabilire un piano di trattamento appropriato e garantire una buona assistenza.
Le corone dentali vengono utilizzate per ripristinare la forma e la funzione di un dente danneggiato.
Il bruxismo, ovvero il digrignamento dei denti, può causare un’usura prematura e spesso richiede l’uso di un tutore durante la notte.
Gli ascessi dentali sono infezioni dolorose che richiedono un trattamento tempestivo per evitare complicazioni. L’innesto gengivale è una procedura chirurgica che può curare la recessione gengivale. I dentisti utilizzano materiali compositi per le otturazioni perché riproducono il colore naturale dei denti.
Una dieta ricca di zuccheri aumenta il rischio di sviluppare carie.
L’igiene dentale pediatrica è fondamentale per far sì che i bambini acquisiscano buone abitudini igieniche fin dalla tenera età.