Terapie chirurgiche per le malattie gengivali

Terapie chirurgiche per le malattie gengivali

Terapie chirurgiche per le malattie gengivali

Raschiamento gengivale

 Gengivectomia-gengivoplastica 

Introduzione: Lo scaling e il curettage rappresentano le tecniche di base più comunemente utilizzate per l’eliminazione delle tasche parodontali e il trattamento delle gengivopatie. Si usa il termine curettage parodontale quando si rimuovono gli elementi patologici della tasca: tartaro, tessuto infiltrato, tessuto di granulazione e attacco epitelio-connettivo, per ottenere la guarigione della tasca, senza effettuare un’incisione di accesso .

La tecnica del curettage cieco non deve essere confusa con la detartrasi sottogengivale, che mira a rimuovere un singolo elemento patologico: il tartaro. Come per tutti gli interventi di chirurgia parodontale, il curettage deve essere eseguito dopo la riduzione dell’infiammazione. Il curettage parodontale sarà preceduto da un’attenta rimozione del tartaro sopra e sotto il bordo gengivale.

Promemoria sulla tasca parodontale:

-Definizione  : una tasca parodontale è un approfondimento patologico del solco gengivale.

-Composizione della tasca parodontale:

  -La parete dura  : rappresentata dalle superfici delle radici

  -La parete molle  : formata da una parete gengivale infiammata

  – Contenuto  : le tasche contengono microrganismi e i loro prodotti di degradazione, fluido gengivale, detriti alimentari, cellule epiteliali desquamate e leucociti.

  – Il fondo della tasca  : rappresentato dalle cellule superficiali dell’epitelio giunzionale.

                                  Raschiamento gengivale

1-Definizione  : il curettage è definito come la rimozione, mediante una curette, della superficie interna della parete dei tessuti molli della tasca. Distinguiamo 

  • raschiamento cieco
  • Raschiamento aperto

2-Obiettivi:

-la rimozione dell’epitelio della tasca e del tessuto connettivo infiammato determina la formazione di un nuovo attacco connettivo e/o epiteliale sulla superficie dentale. 

-La contrazione dei tessuti che segue il curettage contribuisce alla riduzione della profondità della tasca. 

-Rimuovere la parete gengivale infiammata

-Rimuovere il tessuto di granulazione

-Pulire e lucidare le superfici delle radici

-Staccare l’attacco epiteliale.

3-Indicazioni:

-tessuto infiammato con potenziale di contrazione

– tasca poco profonda (da 3 a 4 mm)

-Compromesso estetico nella regione anteriore

-Preparazione per interventi chirurgici più profondi in casi complessi.

-la maggior parte delle varietà di gengivite, eccetto l’ipertrofia gengivale.

4-Controindicazioni:

-Tessuti gengivali fibrosi

-Tasche profonde

-Cura parodontale imperfetta e mancanza di regolarità dei controlli

5- Vantaggi:

-Tecnica semplice

– Strumentazione limitata

– Decorso post-operatorio molto semplice

-Piccolo danno estetico

-Piccola ipersensibilità della dentina

6-Svantaggi:

-Tecnica che richiede destrezza

-Tecnica ancora incompleta

– Difficoltà nel raggiungere concavità, forcazioni, difetti ossei.

-Possibilità di recidiva delle sacche.

7-Strumentazione: il vassoio deve comprendere

Uno specchio, pinzette, apparecchiatura per anestesia, raschietti, curette, 

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8-Tecniche operative:

-Isolare il campo chirurgico e pulirlo con un antisettico (parte inferiore del viso e bocca).

-Anestesia iniettabile topica, locale o regionale .

-Rimuovere il tartaro sopragengivale utilizzando raschietti sopragengivali  

-Rimuovere il tartaro sottogengivale inserendo uno strumento apposito sul fondo della tasca, appena sotto il bordo inferiore del tartaro, per staccarlo. 

– Lucidatura delle superfici delle radici  : si utilizzano raschietti a forma di zappa per rimuovere depositi profondi, cemento necrotico e lucidare le superfici delle radici. Con le curette si ottiene una lucidatura finale che dà origine a superfici notevolmente più lisce. 

-curettare la parete gengivale  : rimuovere il tessuto di granulazione (rivestimento patologico interno) e l’attacco epiteliale. A questo scopo si utilizzano delle curette con lame taglienti su entrambi i lati, in modo da poter livellare la radice contemporaneamente. La rimozione del rivestimento interno della parete della tasca e dell’attacco epiteliale avviene in due fasi. La curette viene inserita in modo che attacchi il rivestimento interno della parete della tasca e viene fatta scorrere lungo i tessuti molli fino a raggiungere la cresta della gengiva. La parete della tasca viene sostenuta mediante una delicata pressione digitale esercitata sulla superficie esterna. La curette viene quindi posizionata sotto il bordo tagliato dell’attacco epiteliale, per eliminarlo. L’attacco epiteliale viene rimosso mediante un movimento di svuotamento della curette verso la superficie del dente.  

– lucidatura delle superfici dei denti: dopo aver lucidato le superfici delle radici, il campo viene pulito e si applica una leggera pressione per adattare la gengiva attorno al dente.  

– revisione della ferita e applicazione della medicazione  : un abbondante lavaggio della ferita con siero fisiologico assicura una pulizia efficace. Proteggere la ferita con cemento chirurgico lasciato in posizione per una settimana.

9-Consigli post-operatori:

– Igiene orale  : è essenziale per una buona guarigione. Comprende lo spazzolamento dei denti, ma anche i collutori. (Givalex R , Hextril R , Eludril R , Alodent R ) dopo ogni pasto, e che verrà iniziato il giorno dopo una procedura intraorale, associato all’uso del filo interdentale.

– Dieta : la realimentazione può iniziare, se possibile, la sera stessa dell’intervento odontoiatrico. Si dovrebbero evitare cibi solidi, liquidi caldi o acidi (succhi di frutta) o cibi speziati, ma si consigliano le bevande ghiacciate. 

– prescrizione di analgesici  : la lotta contro il dolore post-operatorio (che si riscontra quasi costantemente) è una priorità a cui bisogna prestare ancora più attenzione, poiché un paziente ben analgesico sarà rassicurato e seguirà con maggiore compliance le prescrizioni post-operatorie.

– la prescrizione di aspirina è sconsigliata a causa del suo effetto antiaggregante piastrinico, che può essere fonte di emorragie ed ematomi postoperatori.

– evitare alcune combinazioni di analgesici antagonisti (ad esempio: Efferalgan codeina + Temgesic)

– L’uso di farmaci antinfiammatori non steroidei ad alto dosaggio a scopo analgesico come l’acido niflumico (Nifluril) o l’ibuprofene (Neurofen) deve essere evitato o proibito a causa del rischio di prolungamento di un possibile processo settico, in particolare nella cellulite di origine dentale.

– L’analgesico di scelta sembra essere il paracetamolo. Il dosaggio abituale è di 20-30 mg/kg/die, che corrisponde a 1-2 compresse da una a tre volte al giorno (senza superare le 9 compresse da 500 mg al giorno). Esiste tuttavia una sola controindicazione: l’insufficienza epatocellulare grave. Questa molecola non è teratogena e può quindi essere utilizzata nei bambini e nelle donne in gravidanza.

-Come seconda opzione e per i dolori più intensi che non rispondono bene al solo paracetamolo, viene prescritta una combinazione di paracetamolo+codeina, sotto forma di compresse di Codoliprane; il dosaggio è di 2 compresse tre volte al giorno.   

-Applicazione di impacchi di ghiaccio. 

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10-Guarigione  :

-subito dopo il trattamento le superfici risultano lisce: si notano alcune zone screpolate e frammentate , in alcuni punti il ​​cemento è completamente asportato.

-tre o quattro settimane dopo la denudazione, compare una zona superficiale ipermineralizzata, prodotta dallo scambio di minerali e componenti organici all’interfaccia tra saliva e radice.

-subito dopo la rimozione del tartaro e il curettage, un coagulo di sangue riempie il bordo gengivale. Osserviamo poi una rapida proliferazione del tessuto di granulazione accompagnata da una diminuzione del numero di vasi sanguigni, man mano che il tessuto raggiunge la maturità. Il ripristino e l’epitelizzazione avvengono entro due-sette giorni. Le fibre di collagene immature compaiono entro 21 giorni dal trattamento.

Durante la guarigione vengono riparate le fibre gengivali tagliate e le lesioni nell’epitelio solculare e nell’attacco epiteliale.

-dopo una settimana la gengiva si abbassa a causa del restringimento della gengiva marginale e del cambiamento della sua posizione. La gengiva è un po’ più rossa del normale a causa dell’aumentata vascolarizzazione che accompagna la guarigione.    

– dopo due settimane la gomma ha ripreso il suo colore, la sua consistenza, la sua superficie e il suo contorno normali.

-Conclusione:

Il curettage parodontale associato alle altre fasi di preparazione iniziale (motivazione all’igiene ed eliminazione dei fattori iatrogeni) diventa un atto essenziale della fase pre-chirurgica. Allo stesso modo, può essere preso in considerazione durante determinate sedute di manutenzione.

-Bibliografia:

– Irving Glickman parodontologia clinica, prevenzione, diagnosi e trattamento delle malattie parodontali nel contesto dell’odontoiatria generale cdp edition 57 rue dulou 75017 Parigi  

– Manuale di parodontologia clinica  Jean Lindhé cdp edition

– JFTecucianu Chirurgia parodontale EMC 23602 A10 66-1978 

– JJBarrelle, Simon Hirsch introduzione alla parodontologia pubblicazione AGECD deposito legale 1973

– L Chikhani, F Guilbert , cure postoperatorie in stomatologia e chirurgia maxillo-facciale. EMC stomatologia-odontoiatria 22-091-p-10, 1995,4p.

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Una buona igiene orale  Detartrasi regolare dal dentista  Inserimento di impianti dentali Raggi X dentali  Sbiancamento dei denti  Una visita dal dentista  Il dentista utilizza l’anestesia locale per ridurre al minimo il dolore  

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